TERAMO – Lo sversamento dei liquami del Tordino, che tra le concause ha visto anche la fuoriuscita di letame da un terreno agricolo adiacente, offre lo spunto per una riflessione più ampia sui problemi di smaltimento degli allevatori teramani. Il contributo che pubblichiamo è offerto da Flavio Bartolini, presidente del circolo del Pd di Teramo centro che avanza alcune proposte:
"Lo scarico del letame nel fiume Tordino da parte di un’ azienda agricola è un gesto da condannare ad alta voce e bene ha fatto il sindaco nell’ intervenire duramente. Leggendo in maniera più approfondita l’ accaduto mi viene da pensare alle difficoltà degli allevatori nello smaltire i liquami e il letame “prodotti” dagli allevamenti. La provincia di Teramo è quella con il più alto numero di allevamenti in Abruzzo. Allora perché non promuovere come comune ma soprattutto come provincia incentivi sulla costruzione di impianti di Biogas? Con gli impianti di Biogas si recupera il gas prodotto dal letame e dai liquami e lo si utilizza per produrre energia. La parte solida rimanente va a formare il “compost” che può essere insaccato e venduto come concime naturale. I vantaggi sono tanti. Oltre ad evitare episodi del genere, si riducono i costi di smaltimento per le aziende agricole e si creano posti di lavoro. In più gli impianti di Biogas sono utili oltre ai grandi allevamenti anche alle ditte alimentari degli ortaggi che hanno grossi problemi nello smaltire gli scarti produzione. Gli scarti della lavorazione della verdura possono anche essi essere utilizzati per ricavare biogas e compost. Invitiamo gli amministratori comunali e provinciali a riflettere su questo tema. Iniziative in questo senso possono essere di stimolo ad altre aziende ad investire nel nostro territorio e creare soprattutto posti di lavoro".
Flavio Bartolini
Presidente Circolo Pd Teramo Centro